Specchia: Cenni Storici

Specchia sorge a 130mt di altezza e il suo nome deriva probabilmente dal termine “speculum” che significa luogo di avvistamento: effettivamente, oggi con specchia si indicano i cumuli conici di pietre calcaree che ai tempi dei messapi, popolazione originaria dell'Illiria, fungevano da postazioni di vedetta o di difesa.

I primi documenti che menzionano Specchia risalgono all'anno 1000 quando re Tancredi aggregò il borgo al contado di Lecce per poi essere donato come feudo ai Monteroni nel 1191.

Tra i tanti feudatari che si susseguirono a Specchia, un ruolo fondamentale per la crescita della cittadina spettò ai Ripa, famiglia di cui faceva parte il notaio di Federico II, Nicolò Ripa.

Il centro storico di Specchia è un tripudio si scalinate, stretti vicoli, muretti a secco, logge in ferro battuto, curatissime edicole votive e portali di chiara ispirazione catalana: non mancano poi gli scorci sulla pianura sottostante, punteggiata di agrumeti e uliveti secolari.

Non è difficile scorgere le vestigia di un'antica cinta muraria, un tratto della quale mostra ancora lo stemma della città costituito da un mandorlo in fiore in cima a un ammasso di pietre.

Castello Protonobilissimo Risolo Specchia

Specchia: Cosa Vedere

Nonostante l'impianto urbanistico della città sia di stampo medioevale, a Specchia abbondano palazzi risalenti al XVI e al XVII secolo: tra questi spicca il Palazzo Baronale Ripa, affacciato assieme al cinquecentesco Castello Protonobilissimo Risolo, sulla centrale Piazza del Popolo.

La fortezza, che tra il '600 e il '700 ha subito restauri per volere dei marchesi di Specchia, presenta alti torri angolari che oggi sono sostanzialmente legate ad altre costruzioni a differenza del passato. Di tutta la struttura si fa notare il portale, ingentilito dall'emblema della famiglia Protonobilissimo Risolo.

In Piazza del Popolo si erge anche la Chiesa della Presentazione della Beata Vergine Maria risalente al XV secolo col suo campanile eretto nel 1945 al posto di quello cinquecentesco distrutto in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. All'interno della chiesa è possibile ammirare l'altare e l'abside costruiti interamente in pietra leccese.

Tra le altre chiese di Specchia merita una vista la Chiesa di San Francesco Neri con annesso monastero: all'interno si trova la bellissima Cappella di Santa Caterina Martire, affrescata con immagini della santa, e la suggestiva cripta, scavata nella roccia dai monaci basiliani e sorretta da ben 36 colonnine.

Altrettanto suggestiva è la Chiesa di Santa Eufemia, vero e proprio gioiello bizantino risalente al periodo tra il IX e il X secolo: l'abside guarda a est, dove sorge il sole simbolo del Cristo.

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