Castro appare al visitatore come un paesino abbarbicato su una bassa scogliera bagnata dalle splendide acque del mare Adriatico. Quando Enea, come narra Virgilio nel III volume dell'Eneide, scorse questo lembo di terra, la prima cosa che avvistò fu il tempio di Minerva che sorgeva nel punto più alto della costa.
I ritrovamenti presso il sito archeologico in località Capanne, a due passi dalla Cattedrale, avvalorano questo leggendario sbarco: è infatti qui che sorgeva il santuario dedicato alla dea della guerra che peraltro diede il nome alla cittadina in epoca romana, Castrum Minervae appunto.
Gli scavi effettuati hanno riportato alla luce una parte dell'altare dipinto in rosso, il busto di una statua che doveva sfiorare i 3mt di altezza, un avambraccio, una mano e una statuetta bronzea raffigurante proprio Atena Iliaca, con tanto di tipico copricapo troiano.
La piccola scultura è conservata nel Museo Archeologico Antonio Lazzari, sito all'interno del Castello di Castro: il percorso espositivo comprende reperti dal paleolitico al '500, con sezioni riguardanti non solo il viaggio di Enea e i ritrovamenti legati al tempio di Minerva, ma anche dedicate alla preistoria, alla scrittura e alle case del medioevo e dell'epoca moderna.