Palazzo Galati e torrione Surano

Surano: Cenni Storici

Si narra che Surano sia stata fondata dai cittadini dell'antico villaggio di Suranello, un tempo sito nei pressi della messapica Vaste, scampati intorno al '500 dalla furia devastatrice dei barbari.

In realtà i primi documenti che riportano notizie di Surano risalgono al 1190 quando il normanno re Tancredi d'Altavilla premiò la fedeltà di alcuni cavalieri che avevano servito bene il suo avo, il conte Roberto. Furono nominati baroni e gli fu assegnato un feudo: Surano andò a Gabriele Guarino e alla sua famiglia fino al 1806, quando il feudalismo fu spazzato via con l'arrivo dei francesi.

In particolare è noto che quando Surano era gestito da Marcantonio Guarino doveva esserci un castello, crollato nel 1529: qualche anno dopo fu eretta al suo posto una torre rettangolare con tanto di caditoie in cima.

Passeggiando oggi nel centro storico di Surano si scorgono ancora le caratteristiche case a corte, simbolo di quella civiltà contadina che dominava non solo questo borgo ma l'intero Salento. Non mancano, però, eleganti edifici nobiliari come l'ottocentesco Palazzo Galati realizzato in stile neoclassico. Particolarmente belle sono le camere dei signori, affrescate dal Raffaele Armenise con figure umane e motivi vegetali.

Surano: Cosa Vedere

La piazza Martiri d'Otranto è il cuore di Surano e si stende all'ombra della bella Chiesa Matrice di SS. Maria Assunta, eretta in stile romanico nella seconda metà del '700 sui resti di un antico edifico di culto del XVI secolo. La facciata presenta quattro stemmi (due grifoni e due scudi sbarrati) e le immagini della Madonna Assunta e di San Rocco in due nicchie: particolarmente rilevanti sono due lapidi costruite una in ricordo dell'opera dei Padri Cappuccini e l'altra in memoria dell'intercessione della Vergine per la liberazione della cittadina dal colera che si diffuse nel luglio del 1867.

Tra le altre chiese di Surano vi sono quella dedicata a San Rocco, la romanica Chiesa di Santa Maria delle Grazie, con facciata realizzata con pietra leccese in stile umbertino, e infine la Cappella di San Giovanni Battista. Nei sotterranei di quest'ultima sorge una suggestiva cripta scavata nel tufo intorno al XVI secolo dai monaci basiliani provenienti dall'Oriente: gli affreschi presenti raffiguranti San Giovanni Battista ormai lottano contro il tempo e l'umidità per sopravvivere.

La cripta è il simbolo del passato bizantino di Surano, evidente anche dal tessuto urbanistico del borgo: qui, dei cinque frantoi ipogei che sorgevano in passato, ne sono rimasti tre, il più antico dei quali si trova in zona Murta, realizzato con pietre a secco accorpate con calcina e bolio, secondo un'antica tecnica di costruzione bizantina.

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